Amaducci, Bruno
*Lugano, 5 I 1925 + Lugano, 26 I 2019. Direttore d'orchestra. Studiò a Lugano, al cons. di Milano e all'Ecole Normale de Musique di Parigi, allora diretta da Alfred Cortot, dove nello stesso anno ottenne il Premier Prix di direzione d'orch., il diploma di cantante da concerto e quello di insegnamento del vl. Dedicatosi principalmente alla direzione d'orch., ottenne, nel 1955, il Grand Prix du Disque per la registrazione dell'intermezzo comico Il maestro di cappella di Cimarosa, che segnò l'inizio di una serie di registrazioni per case discografiche di fama internazionale. Premiato al concorso nazionale italiano per dir. e concertatori d'opera di Trieste (1960), titolare della Maschera d'argento (1976), venne insignito del titolo di Cavaliere ufficiale della Repubblica italiana per meriti artistici e, nel 1988, ricevette il Premio della Fondazione Iside e Cesare Lavezzari “per il ruolo preminente svolto, per anni, in favore della musica nella Svizzera italiana”. Fu prof., accanto a Jean Fournet, nella classe di direzione d'orch. a l'Ecole Normale de Musique di Parigi. In seguito lavorò con le più note orch. europee che diresse in concerti sinfonici a Londra, Vienna, Parigi, Tokyo, Bruxelles, Salisburgo, Atene, Dublino, Berlino, Roma, Monte Carlo, Graz, Nizza e in altre città europee. Diresse spettacoli operistici in teatri come il Metropolitan di New York, la Staatsoper e la Volksoper di Vienna, il Théâtre National de l'Opéra a Parigi, la Deutsche Oper a Berlino, l'opera di Francoforte, di Graz, di Salisburgo e il Grand Thèâtre di Ginevra. Presidente del Comitato nazionale per l'Anno europeo della mus. e della Commissione per il coordinamento dei programmi della Società svizzera di radiotelevisione, fu responsabile dei programmi mus. della RTSI fino alla fine del 1988. Inoltre fece parte di alcune giurie di concorsi internazionali (Concorso di esec. mus. di Ginevra, Concorso Voci verdiane di Busseto, Premio Cantelli di Milano, Concorso Viñas di Barcellona). Nel 1970 fondò l'Associazione Ricerche Musicali nella Svizzera italiana, che si occupa della ricerca, dello studio e della catalogazione di tutti i documenti riguardanti la vita mus. della Svizzera italiana, curando un certo numero di pubblicazioni. Su sua iniziativa nacque anche la Fondazione Musica Ticinensis, che si occupava di promuovere l'attività dei solisti e dei compositori della Svizzera italiana. Nel campo musicologico B.A. presentò, in occasione del 50mo anniversario della morte di Giacomo Puccini, opere della dinastia (cinque generazioni da padre in figlio) e, nel 1988, su invito dell'Unione Europea delle Radio, redasse e diresse la versione moderna de “Il Falegname”, opera in tre atti di Domenico Cimarosa.
 
SCRITTI: Walter Jesinghaus. Le opere, gli scritti, gli studi, la documentazione, le scoperte, Lugano 1970; La musica nella Svizzera italiana, Lugano 1975.