Carisch, casa editrice
Giovanni Andrea Carisch (Poschiavo, 14 V 1834 - Milano, 1 V 1901) e Arturo Janichen (Lipsia 24 V 1861 - Milano 21 XII 1920) fondarono il I I 1887 la casa che, sotto la ragione Carísch & Jänichen, era dedita al commercio e all'importazione di strum. e di edizioni mus. Nel 1894 la ditta estese l'attività alle edizioni in proprio, iniziando una vasta produzione di mus. antica e moderna, operistica, sinfon., da camera, didattica e pure di mus. leggera. Dirigevano allora la Carisch i due figli di Giovanni Andrea, Otto (+1895) e Adolfo (Tirano 18 XI 1867 - Poschiavo 20 X 1936). Nel 1914 entrò nell'impresa Guido Carisch (Milano 8 II 1892 - Milano 9 VII 1935), figlio di Otto, il quale l'anno successivo, oltre alla qualifica di gerente, assunse quella di socio accomandatario. Nel 1915 infatti la casa mus. mutò la ragione in Carisch & Co., società in accomandita, mentre nel 1936 divenne Carisch S.p.A., società per azioni. Successivamente, nel 1938, con l'uscita della famiglia Carisch dalla casa mus., il nuovo consiglio di amministrazione della società nominò a presiederla il maestro Igino Robbiani, noto compositore deceduto nel 1966. La Casa possiede attualmente un vasto repertorio di compos. di autori antichi e moderni, di mus. didattica, lirica, sinfon. e da camera. E' anche attiva nel settore discografico e della mus. leggera. In particolare la Casa ha pubblicato mus. strumentale del XYIII sec., e mus. sinfon. e lirica contemporanea, con opere di B. Bettinelli, E. Bloch, M.E. Bossi, V. Bucchi, A. Casella, M. Castelnuovo-Tedesco, L. Chailly, L. Dallapiccola, G.-F. Ghedini, G.F. Malipiero, V. Mortari, G. Petrassi, Pick Mangiagalli, I. Pizzetti, N. Rota e R. Vlad. Infine la Carisch S.p.A. rappresenta in Italia varie importanti case editrici mus. straniere.
BIBL.: C. Schmidl, Dizionario Universale dei Musicisti, Milano 1929; C. Sartori, Dizionario degli editori musicali italiani, Firenze 1958; NGrove.