Euterpe ticinese
Casa editrice musicale con sede a Chiasso. Un annuncio che apparve sul suppl. n. 48 della Gazzetta Ticinese a firma G. Cappella ("Per la Direzione dell'Euterpe Ticinese") e datato 20 X 1833, comunicava la costituzione di un'associazione denominata L'Euterpe Ticinese. L'annuncio si rivolgeva al pubblico dei musicofili costatando che "un eccessivo dispendio per l'acquisto delle novità, al più delle volte, occulta i frutti felicissimi delle chiare menti che trattano i segreti del loro estro. A togliere siffatto inconveniente, ci siamo risolti di offrire agli amatori un'associazione (...) la quale racchiuderà in sè quanto di più applaudito si produrrà tanto in Italia che presso qualunque altra nazione. Questo nuovo stabilimento esistente in Chiasso, Cantone Ticino, oltre di offrire a' suoi avventori, appena nate, tali produzioni, promette altresì nitidezza ed eleganza d'incisione, se non superiore né manco inferiore a quelle di Francia; scelta ed ottima carta, e quello finalmente, che è il più interessante, il limitatissimo prezzo eccedente non la metà del fin qui praticato." I1 prezzo accessibile degli spartiti distribuiti da l'Euterpe Ticinese fu reso possibile da un sistema di sottoscrizioni per cui i soci si impegnavano ad acquistare un fascicolo al mese di circa 25 pagine al prezzo di "cent.10 d'Italia". Si trattò in gran parte di brani d'op. ridotti per canto e pf., e di mus. pianistica brillante che sempre portò il marchio dell'ed. Lucca di Milano accanto a quello chiassese. L'Euterpe Ticinese stampò quindi su concessione o, molto probabilmente, ricevette il materiale già stampato da Milano. Non è chiaro se la casa chiassese mirasse a una clientela o perlomeno regionale, come è desumibile dall'indicazione di prezzo in moneta svizzera (inizialmente Fr.1.--, poi 1.50, 2.50 e infine Fr. 5.--) e da qualche ed. di compositore ticinese (F. Pollini, Mendrisio-Polka, ecc.). Per un certo periodo l'Euterpe Ticinese oltre alle ed. Lucca, pubblicò clandestinamente anche mus. già stampate da Ricordi. Nel 1836 Carlo Pozzi, genero di Giovanni Ricordi, che ebbe la concessione della casa milanese in Svizzera, denunciò l'accaduto alle autorità ticinesi riferendo che L'Euterpe contrabbandava queste mus. nel Lombardo Veneto. Non si è potuto stabilire fino a quando l'Euterpe Ticinese fosse in attività. Nel 1854 comunque ne fu direttore Gioacchino Spinelli il quale, nella sua qualità di responsabile, inviò al Consiglio di Stato del canton Ticino gli esemplari delle op. edite in quell'anno, in ossequio alla legge sulla proprietà artistica. La casa ed. fu quindi in vita fino oltre la metà del secolo, come si può desumere dal repertorio stampato di cui è rimasta testimonianza: accanto a fantasie e rapsodie di Leybach, Luigi Siri, Charles Voss, Alfred Jaell su temi da op. di Bellini, Verdi, Petrella, Halévy, Gounod, figurano pezzi brillanti di Henry Ravina, Eugène Ketterer, Paolo Giorza, Francesco Pollini e Carlo Rovere, la cui Bijou-Polka è pure menzionata con il titolo Sedici Ottobre 1864. Fra le ed. importanti dell' Euterpe è da menzionare la versione italiana della Violinschule di Ludwig Spohr e dei 100 esercizi progressivi per pf. colla numerica delle dita di Carl Czerny.
 
Bibl.: E. Motta, I1 giornalismo del Cantone Ticino dal 1746 al 1883, Bellinzona 1884 (rist. in facs. Lugano 1976), 18; E. Caldelari, Edizioni ticin. nel Convento dei Cappuccini a Lugano (1747-1900), Lugano 1961, 32; G. Martinola, Le edizioni Ricordi nel Ticino in BSSI LXXIV (1962), 47.