Sajani, Goffredo
* Brescia, 3 VI 1885 + Samaden, 18 IX 1951. Compositore, violinista, direttore d'orchestra e scrittore. Compì gli studi mus. al cons. di Bergamo, che frequentò dal 1895 ai 1905 ottenendo il diploma di magistero e tre primi premi. Dopo alcuni anni vissuti nella Svizzera romanda, a Lugano assunse la dir. dell'orch. del Grand Hotel Palace, stabilendosi nel 1917 a Castagnola. Nel 1915 gli fu affidata la direzione della Kurorchester di S. Moritz, che egli migliorò con ottimi elementi dell'orch. del Kursaal di Lugano (à Mastelli, à Petillo, ecc.). Fino al 1939 divise così la sua attività tra il Ticino e l'Engadina. Nel 1925 il cons. di Bergamo gli affidò una cattedra d'insegnamento. Nel 1925-26 fu collaboratore di Furtwängler con le orch. della Filarmonica di Berlino e del Gewandthaus di Lipsia. Fra il 1933 e il 1934 diresse numerosi concerti in una tournée che lo portò in Austria, alla testa dei Wiener Symphoniker, in Ungheria, dove diresse l'orch. dell'Accademia Franz Liszt, e in Cecoslovacchia. Tenne corsi di vl. a Salisburgo: nel 1934 al Mozarteum e l'anno successivo nel contesto del festival. A Lugano diresse l'orch. della RSI soprattutto negli ultimi anni, quando assunse regolarmente la direzione dei concerti estivi al Parco Civico. Fu autore di romanzi e di racconti, ambientati nei paesaggi prediletti di Lugano e dell'Engadina. Queste op. procurarono all'autore vari riconoscimenti fra cui, nel 1938, il Premio Schiller. All'Engadina dedicò pure una suite sinfon., una delle poche compos. sue sopravvissute in quanto, negli anni 1940-46, privo di impegno stabile e cedendo al grave sconforto, distrusse parecchi suoi lavori manoscritti. Condusse notevole attività giornalistica. Diresse per alcuni anni il settimanale Azione a cui collaborò in seguito come critico mus., attività che condusse pure sul Corriere del Ticino.
 
COMPOS.: Mus. sinf.: Engiadina, suite alpestre per grande orch. (1937), nei movimenti: Julier - La pastorella di Campfer - Schlitteda - Inn ; Bozzetti, per piccola orch. Liriche da camera: Quattro liriche per canto e pf. (1910): Quiete meridianana ne l'Alpe (A. Fogazzaro), Sonetto d'inverno (A. Negri), Berceuse de la Vierge (C. Granmougin), Sorella (G. Pascoli, ed. Ricordi, Milano); Notturno (A. Negri), per canto, vl. e pf. (1950). Op. lett.: Il giardino e la falce, Milano (1925, trad. ted. Kleine Fabel fur meine Geige, Radolfzell 1933); La mia bella straniera, Bologna (1927); L'ignoto di Silvaplana, Milano (1932); Sua eccellenza il cantastorie, Milano (1932); La tua, la mia Engadina, Milano (1937); Isola persa, Bellinzona (1943).
 
BIBL.: Radioprogramma 11 (1948); M. Agliati, Il Teatro Apollo di Lugano, Lugano 1967, 426 e 436.