Puccini, Giacomo
* Lucca, 23 XII 1858 + Bruxelles, 29 XI 1924. Il celebre compositore soggiornò pìù volte nel Ticino a partire dal 1888, nel periodo quindi dei suoi debutti milanesi. Già aveva alle spalle Le Villi, quando nell'estate del 1888 faceva la sua apparizione a Pizzamiglio sopra Chiasso. Il 21 giugno di quell'anno infatti da questa località il fratello minore Michele inviava allo zio Nicolao Cerù “Tanti saluti da Giacomo”. Era il periodo in cui il musicista si preparava all'andata in scena dell'Elgar (21 aprile 1889), la più sfortunata e la meno significativa delle sue opere. Nel 1890 Puccini tornò nel Ticino, questa volta accompagnato da Elvira (che diverrà poi sua consorte) e dal figlioletto Antonio. Giunto a Vacallo ai primi di luglio, si trattenne almeno due mesi nella cosiddetta “Casa Camponovo”. Da pochi mesi aveva iniziato il lavoro intorno alla Manon Lescaut, opera la cui elaborazione avvenne a più riprese sullo sfondo dei soggiorni ticinesi. Se nel 1891 Puccini non venne nel Ticino, vi tornò nell'estate del 1892 trattenendosi per vari mesi. Il 15 luglio annunciava a Cesira Ferrani, la futura protagonista della prima rappresentazione di Manon al Teatro Regio di Torino: “Ancor io domani parto per Vacallo (Canton Ticino)”. Probabilmente proprio nel Ticino Puccini portò a termine la composizione dell'opera, come lascerebbe intendere quanto scriveva in una lettera spedita al collega Alfredo Soffredini da Vacallo: “Io sto bene e sono agli sgocciolini, eppoi laus deo”. A Vacallo, oltre ai fatti accertati, dei soggiorni pucciniani si ricordano particolari leggendari, come la composizione di una marcia richiesta al celebre musicista dal locale corpo bandistico e a detta di alcuni addirittura diretta da Puccini. Episodio improbabile considerato che in vita sua Puccini mai accettò di dirigere un'orchestra.
 
BIBL.: B. Adami, Il romanzo della vita di G. Puccini, Milano 1944; C. Sartori, G.Puccini, Milano 1958; P. Gadda Conti, Vita e melodia di G. Puccini, Milano 1955; G. Juon, Le vadanze ticinesi di Puccini, in “Il Dovere”, Bellinzona 8 XI 1972, 3; A. Marchetti, Puccini com'era, Milano 1957, 133-136 e 172; A. Marchetti, Operisti celebri nel Ticino in “Almanacco della Croce Rossa Svizzera 1977”, Berna 1977, 70-75.