Mollo, editori
Nato a Bellinzona da un'illustre famiglia la cui genealogia risale almeno al 1300, Tranquillo * Bellinzona, 10 VIII 1767 + Bellinzona, 29 III 1837 si trasferì in giovane età a Vienna, probabilmente prestando servizio come incisore nella casa editrice Artaria & Co. Da dipendente della ditta, nel 1793 ne divenne socio. Nel 1798, causa dissidi interni e pure in seguito agli avvenimenti della guerra, la ditta Artaria si sciolse ed ogni socio ebbe una parte delle opere in magazzino. Così si arrivò alla fondazione della casa editrice Tranquillo Mollo & Co, diventata, qualche anno dopo, del solo Mollo. Tuttavia l'attività degli Artaria continuando ancora per merito di Domenico e di Carlo Artaria, negli anni successivi si arrivò ad ulteriori forme di consocietà che portarono alla ditta del Mollo un'altra parte della ditta Artaria. La separazione definitiva tra le due ditte avvenne dopo il matrimonio di Domenico Artaria il quale diresse da solo la vecchia impresa "am Kohlmarkt", mentre Tranquillo Mollo, che aveva inaugurato la sua sede il 14 VII 1798 nello stabile "am Hof 346", il 17 V 1808 traslocò nella casa denominata "Dreilauferhaus" in "Michaelerplatz 262" il cui numero nel 1820 divenne il 253. L'importanza della casa editrice mus. di Mollo è da collegare alle riprese di opere editoriali di Artaria avvenute in tre fasi successive (1798, 1801, 1804), per cui egli poteva far figurare nel suo catalogo edizioni originali di Haydn, Mozart e Beethoven. Di Mozart sono note le sue edizioni del Don Giovanni, la rid. per pf. della Zauberflöte e numerosi quart. e quint. Di Haydn pubblicò la rid. di Die Schöpfung. Di Beethoven fu il primo editore di parecchie opere, fra cui il Trio op. 11, il Concerto per pianoforte e orchestra in do magg. op. 15, i sei quart. op. 18, le sonate per vl. e pf. op. 23 e 24 e l'aria In questa tomba oscura, ecc. Non si può dire che la sua fama di editore fosse ineccepibile. In una lettera dell'8 IV 1802 ad Anton Hoffmeister, sulla stampa dell'op. 18 Beethoven si esprimeva infatti in questi termini: "Herr Mollo hat wieder neuerdings meine Quartette sage voller Fehler und Errata in grosser und kleiner Manier herausgegeben, sie wimmeln darin wie die Fische im Wasser, d.h. ins Unendliche". Mollo pubblicò tuttavia edizioni importanti di musiche di Albrechtsberger, J.B. Cramer, Leonhard von Call, A. Diabelli, Anton Eberl, J. Gelinek, M. Giuliani, H. Payer, J. Preindl, P. Rode, A. Rolla, G. Rossini, I. Pleyel, D. Steibelt e J.R. Zumsteeg. I1 livello della sua produzione editoriale cominciò tuttavia ad abbassarsi intorno al 1810 e lo si può rilevare dai nomi sempre meno importanti dei compositori (per esempio non vi figura Franz Schubert). Negli ultimi anni sembra che Tranquillo Mollo abbia lasciato la conduzione della vecchia ditta al figlio Eduard (* Vienna, 1799 + Vienna, 8 V 1842). La ditta finì comunque nel 1832, trasferendo gran parte delle opere a Tobia Haslinger. Nell'aprile dello stesso anno il Mollo vendette la casa situata all'"Alsengrund 248" precedentemente acquisitata al tipografo Hraschansky. Nel dicembre dello stesso anno fece ritorno al paese d'origine per trascorrervi agiatamente la vecchiaia. A testimonianza dei rapporti costanti che Tranquillo M. mantenne con il Canton Ticino è da menzionare l'occasionale compito di collegamento tra Governo Cantonale e l'Incaricato d'Affari svizzero a Vienna in merito a controversie patrimoniali sorte tra autorità ticinesi e Imperatore d'Austria. Dei figli, Eduard fu socio nella ditta paterna dal 1818, ma è solo dal 17 febbraio 1832 che la casa editrice firma con "Tranquillo Mollo's Sohne". L'altro figlio, Florian M. (che spesse volte viene menzionato come contabile della casa) non riuscì a profilarsi come editore mus., ebbe attività indipendente come commerciante d'arte, per quanto il suo negozio già chiudesse nel 1843. Eduard continuò la tradizione del padre soprattutto per quanto concerneva la stampa: in un'inserzione nella Wiener Zeitung del 20 marzo 1837 la ditta era infatti menzionata come "Globen-, Landkarten- und Kunstverlag Eduard Mollo". Ripresa dalla ditta Trentsensky & Vieweg, la casa di Eduard Mollo rovescia la situazione il 29 dicembre 1837, divenendo a sua volta proprietaria di quest'altra casa editrice "am Graben 1134". In seguito la ditta figura sempre come deposito principale di M. Trentsensky. Dopo l'unione con un nuovo socio, la casa cambiò nome il 13 aprile 1842 e divenne "Eduard Mollo und Adolf Othmar Witzendorf" (am Graben 1144). Dopo la sua morte, avvenuta nello stesso anno, la casa editrice ormai decaduta venne liquidata. Dal 1844 l'attività continuò sotto il nome di A.O. Witzendorf. Giovanni Mollo (* Belllinzona, 17 XII 1799 + Vienna, 1883), nipote di Tranquillo (settimo figlio del fratello Carlo Matteo Maria), fu associato all'attività editoriale dello zio almeno fino al 1826. Di lui sappiamo che ottenne un passaporto per Trieste, che gli fu prolungato per un anno. Dopo d'allora negli sviluppi della ditta non compare più il suo nome.
 
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