Mueller, Marian (nome secolare: Josef Leodegar) Pater OSB
* Aesch, 2 X 1724 + Einsiedeln, 17 XI 1780. Iniziò giovanissimo lo studio della mus. A dodici anni si recò ad Einsiedeln dove fu accolto fra i Togati. Fece la sua professione il 20 I 1743. M. si distinse subito per le sue eccezionali qualità nell'arte oratoria, tanto che fu incaricato di salutare l'arrivo del Cardinale Quirini, in visita ad Einsiedeln, con un discorso in latino. Per le sue notevoli capacità pedagogiche fu inviato, non appena conclusi gli studi teologici, al ginnasio della residenza dei Benedettini di Bellinzona, dove giunse il 29 XI 1749. Per 14 anni agli vi insegnò retorica, filosofia e teologia (filosofia morale). M. approfittò del lungo soggiorno bellinzonese per approfondire le proprie conoscenze filosofiche e mus., per le quali fu espressamente inviato a Milano, dove studiò compos. presso l'allora rinomato musicista Giuseppe Paladino. Nel 1755 fu richiamato ad Einsiedeln, dove lo attendeva una splendida carriera ecalesiastica. Nel 1763 divenne infatti subpriore e segretario dell'abate. Fu pure rappresentante del convento alla Landsgemeinde del Canton Svitto. Tra il 1768 e il 1772 curò l'ediz. in 10 volumi della "Theologia dogmatico Moralis" di Alessandro Natali. Nel 1773 M. succedette al defunto Abate, Nikolaus alla massima carica conventuale. Anche nella qualità di Abate, egli proseguì i suoi studi, dando largo spazio alle scienze e conferendo così lustro al convento che fu visitato dai più rinomati uomini del tempo quali Wolfgang Goethe e Alessandro Volta. Durante la permanenza a Bellinzona, M. si distinse per l'impegno in campo teatr.; assieme a P. Beda Müller (autore di numerose commedie e libretti d'op.) egli fece ampliare il locale della residenza destinato alle rappr. teatr. e v'é da supporre che egli abbia anche composto mus. per tali rappr. scolastiche. Il suo soggiorno milanese lascia altresì supporre che M. sia stato uno dei promotori dell'introduzione del canto figurato nelle abbazie benedettine svizzere, in quanto alcune testimonianze indicano appunto la residenza bellinzonese quale tramite fra la Svizzera tedesca e Milano, dove tale mus. era da tempo in uso presso i Benedettini.
COMPOS.: Op. vocali sacre : 2 Messe; 6 Magnificat-concertino; 2 Sanctus; Te Deum; Offertorium Sapientia Aedificavit,; Salve Regina; O amor, aria pastorale; Hymnus Regina Coeli; Antiphonae in processione Corporis Chr., a 8 v.; alcuni Mottetti. Op. strum.: Sonata. Tutte le opere succitate sono manoscritte e conservate nella biblioteca conventuale di Einsiedeln.
BIBL.: P.R. Henggeler, Geschichte der Residenz und des Gymnasiums der Benediktiner von Einsiedeln in Bellenz, Schwyz 1919, 77; id., Profess-Buch U.L.Frau, Einsiedeln s.d., 161-165; J. Salzberger, Die Klöster Einsiedeln und St. Gallen im Barockzeitalter, in "Beiträge zur Geschichte des alten Mönchtums und des Benediktinerordens", Münster 1967, 159.