Bernasconi, Giorgio
* Lugano, 1 VII 1944 + Milano, 28 II 2010. Direttore d'orchestra. Studi al cons. di Milano. Ottenuto il diploma di cor., si perfezionò alla Hochschule für Musik di Freiburg in B., specializzandosi in compos. con Klaus Huber e direzione d'orch. con à  Francis Travis. Fece le sue prime esperienze con il Gruppo "Musica Insieme" di Cremona, succedendo a un altro luganese, Fabio Schaub, prematuramente scomparso nel 1975. In seguito diresse l'Accademia Strumentale Italiana di Parma e il Gruppo Oltre, che fondò a Milano. Collaborò regolarmente con l'Ensemble Contrechamps di Ginevra dal 1982 con cui, oltre a essere presente nelle più importanti sedi concertistiche europee, ha effettuato tournée in Europa, Russia e Giappone. Con questo complesso dedito alla musica moderna e contemporanea realizzò anche alcuni dischi e CD: nel 1988 un disco dedicato al compositore svizzero Michel Jarrell, nel 1995 un CD con la registrazione di Laborintus II di Luciano Berio, nel 1996 un CD dedicato al compositore inglese Brian Ferneyhough e uno dedicato a Niccolò Castiglioni e Franco Donatoni, nel 1997 un CD con musiche di Luigi Dallapiccola, uno dedicato al compositore svizzero di origine cinese Wen Deqing e  uno con la registrazione della musica per il film L’idée di Arthur Honegger.
È stato ospite di orchestre italiane e straniere, quali l’Orchestra della RTSI, l’Orchestra sinfonica dell’Emilia Romagna “Arturo Toscanini”, l’Orchestra Nazionale belga, la Tokyo Symphony Orchestra, l’Orchestra Filarmonica di Radio France. Con l’Ensemble della Fondazione Arturo Toscanini ha inaugurato nell’aprile de 1998 il Festival della “nuova musica italiana” di Berlino. Collaborò intensamente con l’Autunno Musicale di Como. Tra i progetti più originali è da menzionare la ricostruzione dei Balli plastici concepiti nel 1918 da Fortunato Depero nella forma di un teatro di marionette basato su musiche di Alfredo Casella, Gian Francesco Malipiero, Lord Berners, Bela Bartok, realizzata in coproduzione con la Televisione della Svizzera italiana nel 1980. Per la serie delle produzioni televisive realizzate dall’allora RTSI nell’ambito delle Settimane musicali di Ascona, nel 1978 curò la parte musicale dell’allestimento di Happy End, commedia di Bertolt Brecht con la musica di Kurt Weill risalente al 1929. Di Brecht e Weill nel 1980 diresse il dramma didattico Der Jasager (Colui che dice di sì) per la Televisione della Svizzera italiana in un allestimento pubblico al Padiglione Conza di Lugano con la regia di Mirto Storni che, nello spirito di questo genere di spettacolo, si avvaleva della collaborazione di complessi amatoriali locali (i Cantori delle cime diretti da Alfio Inselmini e i Cantori della Turrita diretti da Eros Beltraminelli). Nei ruoli protagonistici figuravano la folksinger Daisy Lumini (madre) e Arturo Testa (maestro). Nel 1999 diede vita alla RTSI alla rassegna annuale Novecento passato e presente, occasione per rivelare le facce nascoste della musica del secolo, guidando il pubblico nei percorsi marginali che tuttavia segnarono tappe importanti nell’evoluzione del linguaggio. La preferenza era data agli organici eterodossi, come quello del Ballet méchanique (1923) di George Antheil per quattro pianoforti, percussione e motore d’aeroplano che egli diresse il 2 febbraio 2003, ma anche il 26 giugno 2007 nell’ambito del Progetto Martha Argerich. Con questo ensemble tenne inoltre due concerti nell’ambito del Festival internazionale di musica contemporanea della Biennale di Venezia nel 1993 (presentando composizioni di Manuel Hidalgo e Michel Jarrell) e nel 1995 (con composizioni di Niccolò Castiglioni, Ivan Fedele, Walter Feldmann).
Giorgio Bernasconi mantenne un rapporto stretto con la città di Parma e con l’Emilia. Per conto della Fondazione Arturo Toscanini curò l’ensemble finalizzato all’esecuzione di musica moderna e contemporanea. Dal 1994 al 1996 fu docente del Corso di formazione per giovani direttori d’orchestra organizzato dall’Accademia dell’Emilia-Romagna. Fu anche nella giuria del Concorso internazionale di direzione d’orchestra “Arturo Toscanini”. Collaborò inoltre con l’Icarus Ensemble “in residence” al Teatro di Reggio Emilia, con il quale realizzò i CD dedicati a due giovani compositori italiani, Fausto Romitelli e Emanuele Casale.
Nel 2008 Giorgio Bernasconi ha dato vita all’ensemble dell’Accademia del Teatro alla Scala finalizzato alla formazione di quindici giovani musicisti in grado di svolgere la propria attività in un complesso cameristico-orchestrale specializzato nell’esecuzione del repertorio del XX secolo. Il progetto biennale ha consentito di presentare, anche in prima esecuzione italiana, opere di Mahler, Debussy, Schönberg, De Falla, Berg, Webern, Hindemith, Copland, Dallapiccola, Britten, Donatoni, Sciarrino, Francesconi, Sannicandro.
Molto importante è stata la collaborazione con la cantante Cathy Berberian (1925-1983), che influenzò le sue scelte già nel momento della sua formazione, contribuendo ad aprirne gli orizzonti nelle varie declinazioni della musica, oltre i confini della cosiddetta “musica colta”, considerando la musica popolare e il cabaret.
 
BIBL.: Carlo Piccardi, Giorgio Bernasconi, un servitore della musica, “Il cantonetto”, LVI 5-6 (dicembre 2009), 97-103.