Marenco, Romualdo
* Novi Ligure, 1 III 1841 + Milano, 9 X 1907. Compositore, direttore d'orchestra, violinista e fagottista. Esordì dapprima come violinista e poi come fagottista al Teatro Doria di Genova, ma ben presto si rivelò buon compositore e scrisse per quel teatro il primo balletto Lo sbarco di Garibaldi a Marsala che ottenne buon successo. Scrisse ancora due sinf., poi decise di approfondirsi nel contrappunto e prese quale maestro il Taddei. Ma dopo un mese abbandonò il maestro e si mise a studiare da solo con i metodi di Fedele Fenaroli e del Taddei. Viaggiò diverso tempo occupando in orch. varie il posto di vl. di spalla e scrivendo sempre mus. da ballo. Venne nominato dir. d'orch. al Teatro La Scala di Milano e vi diresse i balletti per sette stagioni. Di questo periodo vanno ricordati i suoi più famosi balletti, in particolare quelli condotti con la collab. di Luigi Manzotti: Excelsior, andò in scena 1'11 gennaio 1881. Fu un trionfo; in nove mesi e mezzo cento rappr. e strepitosi successi a Londra e Parigi. I 508 interpreti della Scala destarono enorme impressione. Sempre nel Teatro milanese nel febbraio 1886 fu messo in scena Amor, 2 atti e 16 scene, 1600 metri quadrati di tele dipinte, 130 quinte, 614 esecutori di cui 72 ballerine, 32 ballerini, 64 mimi, 48 corifee, 48 allieve, 350 comparse, 350 metri quadrati di ponti praticabili con 300 persone per i cambiamenti di scena, 3100 costumi, 8000 oggetti,  12 cavalli, 2 buoi e un elefante. Nel 1898, qualche mese dopo i moti politici del maggio di Milano, egli si rifugiò a Lugano; la sera del 14 maggio 1899 al Teatro Apollo, con l'intervento della Civica Fil. di Lugano e la Corale Concordia venne eseguita una sua composizione ( Inno al Ticino) su testo di à  F. Fontana, anch'egli a Lugano come rifugiato politico. L'inno venne stampato da Samuele Reggiani, impresario teatr., editore e negoziante di generi mus. in via Albertolli a Lugano. Le critiche scaturite dopo la prima esec. dell' Inno al Ticino tradivano delusione; si trattava di una buona pagina di mus., ma dal maestro M. ci si aspettava di più e gli applausi furono forse più di stima che d'entusiasmo. Nel 1902 egli applaude Teresina Tua e Amilcare Zanella a Lugano in un concerto al "Beau Séjour" per l'Ospedale italiano. Nel 1905 il pubblico luganese accorre al Teatro Apollo in occasione di un concerto degli allievi di vl. di R.M. Nel suo esilio luganese aveva aperto, in via Vanoni, una scuola graduale di vl. per bambini e giovanetti. Si occupò inotre di critiche mus. sulla stampa locale. Rientrato a Milano, dopo il periodo d'esilio, l'illustre maestro fu ricordato a Lugano nel 1906, con un "Gran concerto Pro Romualdo Marenco" al Teatro.
 
COMPOS.: Op.teatr.: Lorenzino de' Medici (Libr. G. Perosio, Lodi 1874), I Moncalda  (Libr. Fulgi, Milano 1880); Federico Struensée (Novi Ligure 1908). Operette: Le Diable au corps (Libr. E. Blum e P. Toché, Parigi 1884); Strategia d'amore (Libr. C. A. Blengi, Milano 1896). Balletti : Lo sbarco di Garibaldi a Marsala; Armida (coreografo Pretesi, rappr. con il titolo Cleofe, Milano 1868); Amore e Arte (Milano, La Scala 1869); Bianca di Nevers (ivi 1872); I sette peccati capitali (ivi 1873); Tentazione (rimaneggiato poi sotto il titolo Ermanzia, ivi 1874); Sieba (Torino 1878); Dai Natha (Milano, La Scala 1882); Delial (ivi 1880); L'astro di Afgan (ivi 18831; Excelsior (ivi 1886); Amor (ivi 1886); Teadora (ivi 1889); Day-Sin (ivi 1891); Sport (ivi 1897); Eureka (ivi 1901); Bacco e Gambrinus (ivi 1904); Luce (ivi l905). Mus. per orch.: 2 Sinfonie, Marcia inaugurale per l'Esposizione di Torino. Mus. da camera : Bella Elvezia, polka per pf. Mus. voc.: Inno al Ticino (Lugano 1899).
 
BIBL.: C. Schmidl, Dizionario Universale dei Musicisti, Milano 1929, II, 37; Radioprogramma (23) 1937, 2; M. Agliati, Il Teatro Apollo di Lugano, Lugano 1957, passim; L. Arruga, La Scala, Milano 1975, 171 e  268.